Adeguamento sismico Sismabonus

Cos’è:

Il SismaBonus, chiamato anche “Casa Sicura” è una misura di agevolazione fiscale che consente di detrarre dal proprio 730 le spese sostenute per lavori edilizi, che riducono la vulnerabilità sismica degli edifici.
La disposizione è contenuta nella Legge di Stabilità 2017, poi definito tecnicamente da un apposito decreto del Ministero delle Infrastrutture (in vigore dallo scorso 28 febbraio 2017) che ha indicato le regole tecniche per classificare la vulnerabilità sismica degli edifici (necessarie per capire l’entità della detrazione a cui si può avere diritto).

A seconda del risultato ottenuto con l'esecuzione dei lavori, della zona sismica in cui si trova l’immobile e della tipologia di edificio, sono concesse detrazioni differenti. Per le spese sostenute tra il 1º gennaio 2017 e il 31 dicembre 2021, la percentuale di detrazione può arrivare fino all’85% e deve essere ripartita in 5 quote annuali di pari importo. Rispetto alle regole in vigore fino al 31 dicembre 2016, la norma ha esteso i benefici agli immobili ubicati in zona sismica 3, ha ridotto alla metà il periodo di fruizione della detrazione e ha incluso fra gli edifici a cui riferire l’agevolazione gli immobili residenziali diversi dall’abitazione principale. Le detrazioni possono essere usufruite anche dai soggetti passivi Ires e, dal 2018, dagli Istituti autonomi per le case popolari e dagli enti che hanno le stesse finalità sociali, nonché dalle cooperative di abitazione a proprietà indivisa. Inoltre, per gli interventi condominiali è possibile cedere il corrispondente credito, in alternativa alla fruizione della detrazione. Infine, dal 2017 è stata prevista una nuova detrazione per l’acquisto di case antisismiche nei Comuni che si trovano in zone classificate a “rischio sismico 1” e la possibilità di cedere il corrispondente credito.

A quali edifici si applica:

L’agevolazione fiscale può essere chiesto per gli edifici residenziali (l’abitazione principale e anche la seconda casa), per gli edifici a destinazione produttiva e per le parti comuni dei condomini.

Quali lavori sono agevolabili

Tutti gli interventi che riducono la vulnerabilità sismica della struttura. Rientrano nel bonus anche i lavori “preliminari”, ossia quelli di classificazione e verifica sismica dell’immobile prima di iniziare i lavori.

Preliminarmente bisogna rivolgersi ad un professionista tecnico che effettua la diagnosi sismica dell’edificio e ne individua la classe di rischio sismico (da A+ a G) prima di effettuare l’intervento.

Il tecnico predispone il progetto degli interventi strutturali per aumentare la sicurezza antisismica e lo presenta per il successivo iter amministrativo edilizio. A seguito dei lavori il tecnico certifica la conformità degli interventi effettuati al progetto presentato, assicurando quindi il miglioramento ad una classe di rischio più bassa.

Periodo di applicazione

L’agevolazione fiscale può essere richiesta per gli interventi iniziati a partire dal 1° gennaio 2017 fino a tutto il 2021 (31 dicembre 2021).

Quanto si può detrarre

La quota di detrazione è variabile (ma sempre consistente) in funzione dell’efficacia dell’intervento (ossia da quanto si è migliorata la sicurezza sismica dell’edificio dopo i lavori) e della tipologia di immobile.

Per abitazioni e immobili produttivi la detrazione è del 70% della spesa se si migliora di una classe di rischio e dell’80% della spesa se si migliora di due classi di rischio;

Per le parti comuni dei condomini la detrazione è del 75% della spesa se si migliora di una classe di rischio e dell’85% della spesa se si migliora di due classi di rischio.

Spesa massima su cui calcolare la detrazione

La spesa massima su cui calcolare la detrazione (dal 70 all’85% secondo la schematizzazione vista al punto precedente) è di 96.000 euro per le abitazioni e gli immobili produttivi. Per le parti comuni, la spesa su cui calcolare la percentuale di detrazione del SismaBonus è 136.000 euro moltiplicata per il numero di unità immobiliari del condominio.

Quote di detrazione

Le spese sostenute si recuperano in 5 anni, suddividendo l’importo in detrazione per 5 quote annuali di pari importo.

Zone di rischio sismico

Per avere diritto alla detrazione occorre che l’immobile oggetto dei lavori si trovi in una zona di rischio sismico 1, 2 o 3. Per sapere in quale zona di rischio si trova il Comune dove è costruito l’immobile, si può consultare il sito della Protezione Civile, dove è disponibile un file Excel con le zone di rischio sismico per i Comuni italiani.

Zone rischio sismico

Destinazione dell’immobile

Come già ricordato, possono accedere all’agevolazione gli edifici a uso residenziale (prima e seconda casa), gli immobili adibiti a uso per attività produttive e le parti comuni dei condomini.

Link utili

GUIDA AGENZIA DELLE ENTRATE

ZONE A RISCHIO SISMICO - PROTEZIONE CIVILE COMUNI ITALIANI